CITAZIONE
Cresce l’interesse del Giappone per la lingua e la cultura italiane. Sono circa 80.000 gli studenti giapponesi di italiano, ormai una delle lingue più ricercate.
di Valentina Matone
per "La Gazzetta del Mezzogiorno", rubrica "Gazzetta Mondo", 30/06/2004.
Con l’arrivo dell’estate cresce il desiderio, da parte di studenti, professionisti o semplici curiosi, di andare a fare un’esperienza di lavoro in Giappone. In realtà, questo è un obiettivo rincorso durante tutti i periodi dell’anno, come informano associazioni culturali e aziende legate al Giappone che ricevono numerose richieste di indicazioni e suggerimenti su come riuscire a recarsi in questo Paese e trovare un’occupazione. Il Giappone, infatti, è una delle aree geografiche più amate dagli italiani: le frequenti mostre d’arte giapponese, il crescente interesse dei media per personaggi e mode provenienti dal Paese e il notevole aumento delle iscrizioni a facoltà universitarie di lingue orientali, sono alcuni dei chiari segnali di quanto sia forte l’attrazione esercitata da questa nazione, forse non più così “esotica”.
E’ noto che l’interesse è reciproco, ovvero anche in Giappone sono in aumento gli “italianofili”, veri ammiratori di tutto ciò che è made in Italy, dai cibi alla moda e alla cultura. La novità è che anche la lingua italiana si è ritagliata un posto di grande rilievo in Giappone. Dopo il cinese e l’inglese, l’italiano è la lingua straniera più studiata e, di conseguenza, la richiesta di docenti madrelingua è in continua crescita. L'ambasciatrice giapponese in Italia, Matsubara Nobuko, in occasione del XXVIII Convegno di Studi sul Giappone a Milano, ha reso noto che in Giappone ci sono 80.000 studenti di italiano, un numero 5 volte superiore rispetto a quello degli studenti italiani di giapponese.
Ecco perché, soprattutto nel periodo estivo, si creano molte opportunità per tutti coloro che, per i motivi più disparati, sognano di realizzare il proprio progetto di vita in Giappone. Insegnare italiano è, dunque, l’attività di più facile attuazione nelle città giapponesi, soprattutto Tokyo, Osaka e Kyoto. In particolare, è nelle grandi metropoli che si avverte questo vivo interesse per l’Italia e la sua cultura ed è per questo che, negli ultimi anni, si è esteso anche il numero degli aspiranti studenti di italiano. Capire la trama di un’opera a teatro, seguire delle lezioni di cucina o semplicemente riuscire a colloquiare e farsi capire durante un viaggio nel nostro paese, sono alcune delle motivazioni alla base del successo dei corsi di italiano in Giappone. Conoscere la nostra lingua è, quindi, non solo di moda, ma è soprattutto sintomo di vita colta e ricca di iniziative intellettuali. E perché no, è anche un modo per cogliere al volo un’opportunità di lavoro all’estero.
Quasi quasi mi viene voglia di insegnare italiano in giappone...